In Italia la malattia parodontale si manifesta nel 60% delle persone sopra i 35 anni, raggiungendo il 80% dai 55 anni in su.

Casi clinici di edentulismo (mancanza di uno o più denti) sono presenti nel 6.7% degli individui di età superiore ai 45 anni e nel 60% delle persone con età maggiore di 80 anni. (Fonte: Ministero della Salute – Indicazioni per la promozione della salute orale nelle scuole secondarie 2014)

Chi può soffrire di parodontite?

La malattia parodontale è diffusa e colpisce a tutte le età motivo per cui è importante riconoscerne i segnali in fase iniziale (gengivite) prima che evolva in parodontite, con la distruzione dell’osso e la conseguente perdita dei denti.

Quali sono le cause della parodontite?

  • Scarsa igiene orale,
  • fattori anatomici predisponenti, presenza di patologie sistemiche come il diabete,
  • abitudini comportamentali errate come il fumo.

Quali sono le conseguenze della parodontite?

Se trascurata può determinare i fenomeni di riassorbimento dell’osso che fornisce sostegno al dente ed un abbassamento del margine della gengiva con la formazione di tasche parodontali, dando così quella sensazione di avere i denti “più lunghi” e, se non trattata, può determinare anche la perdita di uno o più denti.

Gli interventi variano a seconda della gravità del problema e possono andare dall’eliminazione dei batteri e del tartaro dalle tasche parodontali attraverso specifici trattamenti non chirurgici, fino ad arrivare nei casi più avanzati trattati con interventi di chirurgia resettiva o rigenerativa dell’osso.

Oggi la malattia parodontale si può curare!

Quali sono i trattamenti della parodontite?

Oggi sono disponibili alcune tecnologie utili se associate ai trattamenti tradizionali, come l’ausilio del Laser, il cui impiego aiuta ad eliminare con maggior efficacia i batteri che causano la malattia.

Il trattamento laser è inoltre indolore!

Quali sono i sintomi della parodontite? Come riconoscere se soffri di parodontite?

  • Ti sanguinano le gengive?
  • Hai problemi di alitosi?
  • Hai notato la presenza di recessioni gengivali oppure hai notato i denti come “più lunghi”?
  • Soffri di patologie cardiache, osteoporosi, diabete?
  • Qualcuno in famiglia ha o ha avuto problemi alle gengive (piorrea)?

Se hai riposto SI ad almeno una di queste domande, ti consigliamo di prenotare una visita